“Più bevi mentre guidi meno paghi”: la nuova legge italiana sembra uno scherzo di cattivo gusto ma è verissima | Prima che ti fermino devi saperlo
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“Più bevi mentre guidi meno paghi”: la nuova legge italiana sembra uno scherzo di cattivo gusto ma è verissima | Prima che ti fermino devi saperlo

Guidare – fonte pexels – sicilianews24.it

Guida in stato di ebbrezza: perché chi beve poco rischia di più?

Può sembrare paradossale, ma in Italia chi guida avendo bevuto poco potrebbe subire conseguenze peggiori rispetto a chi eccede notevolmente con l’alcol. Questa apparente contraddizione nasce da una particolare disposizione normativa che tratta in modo diverso le infrazioni amministrative e i reati legati al tasso alcolemico alla guida.

Se un conducente viene trovato con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, scatta una sanzione amministrativa, che va da 500 a 2000 euro. Si tratta di un illecito che non lascia margini per riduzioni o benefici: la multa deve essere pagata entro 60 giorni dalla comunicazione della sanzione. Inoltre, non è prevista alcuna possibilità di archiviazione o riduzione in considerazione della circostanza.

Diversamente, se il tasso alcolemico supera gli 0,8 g/l, la situazione si aggrava sul piano giuridico: il conducente commette un reato, quello di guida in stato di ebbrezza. Tuttavia, il codice penale prevede una clausola di favore chiamata “particolare tenuità del fatto”, applicabile se non sono stati causati incidenti stradali. Questo beneficio consente di ottenere l’archiviazione del procedimento penale senza una condanna, lasciando intatti solo gli effetti sulla patente.

La conseguenza è sorprendente: chi supera la soglia dei 0,8 g/l, pur commettendo un reato più grave, potrebbe vedersi sollevato dall’onere economico della multa o da altre conseguenze legali significative, mentre chi ha un tasso alcolemico inferiore è costretto a pagare la sanzione senza possibilità di ottenere agevolazioni.

Sanzioni amministrative e penali

Questo meccanismo deriva da una distinzione tra sanzioni amministrative e penali. Le prime, come nel caso del tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l, non ammettono margini di discrezionalità. Al contrario, i reati penali possono essere modulati in base a circostanze attenuanti, come la mancata gravità del fatto o l’assenza di precedenti.

Per chi guida, il messaggio sembra contraddittorio: bere meno comporta un rischio amministrativo maggiore rispetto a chi viola il limite in modo più evidente. Questa discrepanza non manca di sollevare interrogativi sull’efficacia e sull’equità della normativa.

Birra auto – fonte pexels – sicilianews24.it

La scelta saggia

Il principio fondamentale rimane: non bere se si deve guidare. Anche un piccolo margine di tolleranza può trasformarsi in un problema serio, sia dal punto di vista legale che personale.

Restare sobri al volante non è solo una scelta saggia, ma anche l’unica certezza per evitare sanzioni, reati e soprattutto per garantire la sicurezza di tutti.

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