Pagheremo anche l’ACCISA sull’aria che respiriamo | Stipendi dipendenti: TAGLIO sanguinoso a questi lavoratori
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Pagheremo anche l’ACCISA sull’aria che respiriamo | Stipendi dipendenti: TAGLIO sanguinoso a questi lavoratori

Denaro – Pixabay – Sicilianews24

La decisione ormai è stata presa: le casse dello Stato sono quasi azzerate e il Governo attinge dal nostro stipendio

Negli ultimi mesi, l’Unione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia a causa di un deficit considerato eccessivo. Questa decisione, sebbene attesa, impone al governo italiano di affrontare con maggiore attenzione la gestione dei conti pubblici.

Il governo ha tempo fino al 20 settembre per presentare un piano pluriennale di contenimento della spesa. Questo piano dovrà indicare chiaramente dove verranno reperite le risorse necessarie per mantenere in vigore misure come lo sgravio contributivo, che ha finora supportato i redditi dei lavoratori.

La situazione, però, è tutt’altro che semplice. L’Italia non ha più margini per introdurre nuove misure in deficit, come fatto nel 2024, e deve anche iniziare a ridurre il proprio debito pubblico.

La correzione del deficit richiede già un intervento di circa 13 miliardi di euro, secondo quanto stabilito nel Documento di economia e finanza.

I fondi a disposizione del Governo

Per il prossimo anno, si prevede che il governo avrà a disposizione tra i 20 e i 24 miliardi di euro per la legge di Bilancio. Tuttavia, solo per mantenere alcune delle misure attualmente in vigore, saranno necessari tra i 18 e i 20 miliardi. Questo rende incerta la possibilità di confermare lo sgravio contributivo, una misura che, pur essendo importante, non è stata mai garantita in modo definitivo dal governo.

Secondo l’Istat, il costo di mantenere lo sgravio contributivo, pari a 10 miliardi di euro, non sarebbe giustificato da significativi benefici economici. Le simulazioni indicano che, anche se finanziato a debito, l’impatto sui consumi sarebbe minimo,e in caso di tagli alla spesa pubblica, il risultato potrebbe essere addirittura negativo.

Tasche vuote – Pixabay – Sicilianews24

Taglio in arrivo

Il governo italiano è alle prese con una situazione complicata per questo 2024, dovendo evitare possibili tagli agli stipendi. La questione riguarda due misure principali che attualmente supportano il potere d’acquisto. La decontribuzione per i redditi fino a 35mila euro, con un beneficio extra per le mamme, e l’Irpef a tre aliquote.

Non è garantito che queste misure saranno mantenute anche l’anno prossimo. Nonostante le promesse del governo Meloni di confermare tali aiuti, ci sono seri dubbi legati ai vincoli di bilancio da rispettare. La prossima legge di Bilancio dovrà tenere conto delle risorse disponibili e delle priorità economiche del paese.

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