Fisco inferocito, questo padre ha inventato un TRUCCO FISCALE per non pagare le tasse | É totalmente LEGALE
Battuto il Fisco – Depositphotos – Sicilianews24
In pochissimi ne sono a conoscenza, ma possono usufruirne tutti: chi dice che solo chi ha figli a carico può approfittarne?
L’Assegno Unico Universale è una misura per supportare le famiglie con figli a carico e fornisce un aiuto economico fino al compimento dei 21 anni dei figli, senza limiti di età per quelli con disabilità. L’importo dell’assegno è determinato dalla situazione economica della famiglia, dall’età e dal numero dei figli.
L’Assegno Unico è universale, quindi indipendente dalla presenza o meno di un ISEE o dalla sua entità, purché non superi i 45.574,96 euro. L’importo varia a seconda dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare.
Le famiglie con redditi più bassi, con un ISEE fino a 17.090,61 euro, possono ottenere fino a 199,4 euro per ogni figlio minore, mentre chi ha un ISEE superiore a 45.574,96 euro o non presenta la dichiarazione riceve un minimo di 57 euro per figlio.
Il sistema prevede inoltre una serie di maggiorazioni per determinate categorie di famiglie, come quelle numerose, le madri giovani sotto i 21 anni, i nuclei con quattro o più figli e le famiglie con figli disabili o molto piccoli.
Chi deve richiederlo e dove viene accreditato
L’Assegno per il Nucleo Familiare può essere richiesto da uno dei genitori che ha la responsabilità genitoriale, dal tutore legale, o dai figli stessi una volta raggiunta la maggiore età. Viene erogato dall’INPS attraverso diverse modalità, tra cui il bonifico su conto corrente o carta di credito con IBAN.
In caso di affidamento esclusivo, il genitore affidatario può richiedere l’intero importo degli assegni familiari, coprendo così tutte le spese per il figlio. Il genitore non affidatario può accedere alla richiesta e modificarla.
Famiglia numerosa – Depositphotos – Sicilianews24
Assegni familiari, non solo per figli a carico!
Il sistema fiscale italiano offre diverse agevolazioni che non si limitano solo ai figli a carico. Infatti, i contribuenti possono beneficiare di detrazioni fiscali anche per altri familiari, inclusi i genitori, purché rispettino determinate condizioni. I figli, anche se non convivono con i genitori richiedenti, possono essere inclusi nelle detrazioni a patto che il loro reddito sia inferiore a 2.840,51 euro (4.000 euro se sotto i 24 anni).
Per i genitori, invece, oltre al limite di reddito, è necessario che convivano con il figlio che richiede le detrazioni e non abbiano redditi propri, fatta eccezione per alcune pensioni di invalidità. Queste agevolazioni, sono applicabili sia in busta paga che in dichiarazione dei redditi.
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