Sei un lavoratore dipendente? Ti conviene licenziarti: lo Stato ti riempie di soldi (1400€) per stare a casa sul divano
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Non hai più diritto alla disoccupazione. Il trattamento Naspi riservato ormai, solo ed unicamente a un certo gruppo di lavoratori.
La Naspi è l’indennità di disoccupazione che spetta a coloro che hanno perso il lavoro per motivazioni che non dipendono dalla loro volontà. Si può beneficiare della Naspi nel caso n cui si rimanga senza lavoro per via della fine di un contratto o se si viene licenziati.
La legge non prevede la possibilità di beneficiare dell’indennità di disoccupazione nel caso in cui si presentino dimissioni volontarie. L’importo di cui si beneficia dipende da quello medio delle mensilità ricevute nei 4 anni precedenti alla domanda e il numero di giorni è pari alla metà di quelli in cui si è lavorato nell’ultimo contratto o comunque in quelli considerati per il calcolo, ma mai antecedenti ai 4 anni.
Per poter beneficiare dell’importo Naspi è indispensabile aver accumulato almeno 13 settimane di lavoro. Si tratta di una misura di sostegno per dare una certa continuità reddituale a tutti coloro che si trovano senza un lavoro.
La normativa che riguarda la normale Naspi è leggermente differente rispetto a quella che riguarda invece la disoccupazione agricola. Quest’ultima è forse sconosciuta a molti di coloro che ci stanno leggendo.
Cos’è la disoccupazione agricola
Quando si parla di indennità di disoccupazione agricola consiste in un sostegno di tipo economico che viene erogato dall’INPS e a cui hanno accesso coloro che hanno concluso un contratto come lavoratori agricoli dipendenti. Il principio è sempre lo stesso, l’indennità spetta a coloro che hanno perso l’occupazione involontariamente. Per loro però, essa viene corrisposta per un numero di giorni pari a quelli lavorati per un limite massimo di 365 giornate all’anno.
Per coloro che sono beneficiari della disoccupazione agricola, l’erogazione avviene in un’unica soluzione nel mese di luglio, con un ammontare massimo di 1321,53 euro mensili.
Agricoltura – fonte_depositphotos – sicilianews24.it
Come avervi accesso e chi ne ha diritto
Per poter beneficiare di tale sostegno occorre esser in possesso di taluni requisiti specifici. Innanzitutto occorre essere iscritti agli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti, aver maturato almeno 2 anni di anzianità nell’assicurazione conto l’involontaria disoccupazione e infine, essere in possesso di almeno 102 contributi giornalieri.
Ne potranno quindi avere accesso tutti gli operai agricoli a tempo indeterminato che vengono licenziati in caso di manata occupazione, piccoli coloni, compartecipanti all’impresa anche se familiari e infine i piccoli coltivatori diretti.
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