9 commercialisti su 10 non sanno che la legge è cambiata | Agenzia delle Entrate, rischi la cartella esattoriale per un errore da niente
Modello 730 – fonte_depositphotos – sicilianews24.it
Se commetti questo errore nella dichiarazione dei redditi rischi che ti tolgano veramente tutto. Ecco a cosa fare attenzione.
Altro che gossip e amori estivi, i mesi più caldi dell’anno iniziano all’insegno del 730, la cara e amata dichiarazione dei redditi che tanto fa tremare veramente tutti. Il primo tra i diktat a cui occorre sottostare è quello di compilarla nella maniera corretta per non rischiare di dover risolvere delle problematiche determinate da alcuni errori specifici.
Presentare il 730 non solo è un obbligo, ma è anche un modo che i cittadini, tanto persone fisiche, quanto quelli che sono titolari d’impresa hanno per veder difesi i propri diritti.
Tramite la dichiarazione dei redditi è possibile determinare tanto l’importo della tassazione da pagare, quanto le detrazioni a cui si ha diritto. Ma per riuscire ad avere degli importi precisi occorre compilare in maniera corretta il modello e tutti i suoi quadri per evitare degli errori grossolani.
Questo è il motivo per cui spesso ci si rivolge a degli esperti di contabilità per riuscire ad inviare nei tempi e nelle modalità corrette l’invio del 730. Ricordiamo comunque che, attualmente è possibile anche provvedere alla compilazione attraverso il modulo precompilato presente sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
La determinazione dei contributi
Uno dei casi un po’ più insidiosi per quello che riguarda la determinazione dei contributi è quello che riguarda i contribuenti forfettari. Chi esercita la propria attività godendo di un regime forfettario devono provvedere ad indicare nel modello Redditi persone fisiche i contributi previdenziali da versare n quanto saldo, per l’anno precedente, ma anche come acconto per l’anno attualmente in corso.
Quello che è importante è non commettere errori di alcun genere. Le somme devono essere indicate nel quadro RR per artigiani e commercianti nel caso di Gestione Separata INPS. A tal proposito occorre specifica che i contribuenti forfettari sono in grado di beneficiare di una determinazione dell’imponibile applicando un coefficiente di redditività che dipende dal settore in cui si opera.
F24 – fonte_depositphotos – sicilianews24.it
Ecco cosa sono dovuti a versare i forfettari
Quello di cui si tien conto è il totale dei compensi che vengono percepiti come reddito di lavoro autonomo professionale che viene dichiarato ai fini IRPEF. Le voci che si devono considerare sono i redditi da lavoro autonomo che deriva dall’esercizio di arti e professioni, quelli derivanti da società e assimilati, infine i redditi di imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità o regime forfettario.
Quindi inseriti gli importi si possono determinare quelli che sono i pagamenti dovuti. Per essi si dovrà procedere con il pagamento tramite F24. La scadenza per provvedere al pagamento è quella del 30 giugno 2024, con possibilità di posticipare il pagamento al 31 luglio pagando una maggiorazione. La seconda rata dovrà essere pagata entro il 30 novembre.
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